La Scuola oggi è chiamata ad affrontare cambiamenti e sfide professionali per realizzare al meglio una rete di azioni integrate in grado di aiutare l’individuo nella sua formazione.
È compito della scuola educare, insegnare a leggere e ad interpretare la realtà circostante al fine di operare con autonomia e creatività all'interno di un contesto sociale in continua evoluzione. La scuola, quindi, deve offrire le strumentalità di base e, attraverso i linguaggi specifici delle singole discipline e la comprensione delle loro connessioni, offrire una visione riflessiva e scientifica sul mondo.
Il nostro contesto educativo ha ormai assunto un volto multiculturale e plurilingue, perciò ogni educatore deve pensare ad una scuola di "qualità per tutti", in cui si accolga ogni bambino con competenza, con attenzione ai tempi, ai bisogni ed alle capacità di ciascuno; in cui si cerchi di realizzare quella sorta di simbiosi sociale-culturale tra “vecchi e nuovi cittadini”, che è reciprocamente benefica.
La scuola è il luogo ideale per inaugurare il cammino di una buona cittadinanza e lo è anche per gli alunni con bisogni "speciali e particolari", diventando ambiente idoneo per il loro sviluppo e la loro integrazione sociale. Si consolida perciò sempre più la necessità di organizzare le attività laboratoriali partendo dal territorio.
Analisi del contesto
Le attività laboratoriali che, grazie al prezioso contributo della Fondazione si svolgono presso l’Istituto Ozanam, sono rivolte ad alunni provenienti dal Rione Sanità di Napoli, quartiere ad alta densità di popolazione.
Il livello socio-culturale è poco eterogeneo in quanto in tale territorio confluiscono realtà più o meno simili: famiglie operaie, nuclei di extra-comunitari, famiglie con disagio socio-economico, culturale e sanitario. I problemi relativi all'apprendimento sono strettamente correlati alle caratteristiche di ciascuna famiglia, alla struttura territoriale e all'uso del codice linguistico.
La scuola, oggi intesa come ambiente educativo di apprendimento ed in regime di autonomia, non può assolutamente trascurare il contesto sociale in cui lo scolaro è inserito e che tra l'altro si connota, a volte, come ambiente violento per la presenza diffusa di microcriminalità. L'emarginazione sociale è elevata, così come la disoccupazione o la sotto-occupazione, nonostante le potenzialità storico-culturali del rione. La malavita organizzata rappresenta un'alternativa di vita per molti, e continua ad attrarre parte dei ragazzi che abbandonano la scuola dell'obbligo in cerca di facili guadagni e affermazione sociale.
Obiettivi
- Potenziare l’autostima;
- individuare le risorse personali;
- valorizzare il patrimonio culturale;
- acquisire valori come solidarietà, amicizia, onestà, lealtà, perseveranza, senso del dovere;
- insegnare a far rispettare e valorizzare le differenze etniche, culturali, sociali;
- far acquisire il rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente.
Progetto allo studio
"Dal bambino alla città", per scoprire le attitudini (Teatro in classe, Musica, Media Education, Laboratorio dell'arte)